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Di riserva in riserva: nasce in Toscana la rete dei percorsi slow alla scoperta della biodiversità

L’auto o il treno serviranno solo per raggiungere il punto di partenza. Per il resto saranno viaggi tutti a piedi o in mountain bike attraverso boschi, forre o paludi, strade bianche e oasi protette alla ricerca di aironi o falchi pescatori, il cuculo o il curioso pendolino che costruisce i suoi nidi sull’acqua.
Sono i programmi proposti da “Di riserva in riserva” il piano che la Regione ha preparato e sta promuovendo per tutti gli amanti della natura selvaggia e del turismo slow in Toscana.
Una rete vera e propria fatta di itinerari tematici che collegano le varie riserve naturali toscane alla scoperta di aree protette e biodiversità sorprendenti e poco conosciute.
Tre gli itinerari e 36 le tappe caratterizzati dalla presenza di uno o più tematismi di riferimento.
Si può scegliere tra escursioni in collina, sulla costa o in montagna.
Collina: Viaggio fra le aree umide interne della Toscana settentrionale dalla costa tirrenica fino alle zone interne: fra habitat relitti alla scoperta della biodiversità in alcune delle più belle riserve regionali toscane – dettagli sul sito ufficiale
Costa: La pianura della linea di costa. In bicicletta lungo la via del mare alla scoperta delle aree umide costiere fra Livorno e Orbetello nelle riserve regionali toscane – dettagli sul sito ufficiale
Montagna: Le riserve regionali nell’Appennino aretino: le foreste, la montagna e i suoi paesaggi, geologia ed ecosistemi di un mondo complesso – dettagli sul sito ufficiale
